Nella paura, meglio riflettere.
Il periodo è complesso. Siamo bombardati da notizie, spesso negative. Siamo circondati da mezzi di comunicazione che fanno leva sui nostri sentimenti, il più importante è la paura.
Il fatto di parlare alle nostre emozioni è fondamentale per farci vivere e dominare dall’ esterno. Le nostre emozioni vengono da lontano sono gli istinti che come per gli animali ci vogliono salvaguardare e tenere in vita.
Come istinti ancestrali viviamo queste sensazioni. E come gli animali la paura ci può condurre in due direzioni: o rimaniamo immobili, ricordate alcuni animali dei cartoni animati? Oppure, più probabilmente, siamo portati alla fuga.
Ora pur comprendendo questa situazione emotiva, non rimane che cercare di parlare al cervello, alla parte più razionale. Non è semplice ma per il vostro bene provate a liberare la mente dalla nebbia della situazione in cui siamo immersi e proviamo a ridare prospettiva. Alziamo lo sguardo dal nostro ombelico e proviamo a guardare oltre la nebbia.
Usciremo da questa situazione, non sappiamo ad ora quando e per molte cose non dipenderà solo da noi. Sulle scelte invece del nostro denaro, le scelte sono solo nostre.
Allora il mio consiglio è di stare fermi e di utilizzare il tempo che abbiamo a disposizione per metterci con un foglio bianco davanti e iniziare a riflettere. Vi suggerisco un percorso di domande a cui con calma potete provare a rispondere e giungere a una conclusione.
Ovviamente non ho ciascuno di voi davanti e non so da dove siate partiti e a che punto siate. Suddividete il portafoglio per parti, scopi e prodotti e per ciascuna area provate a rispondere alle domande:
Domanda 1: C’è ancora il motivo per cui avete risparmiato e accantonato?
Domanda 2: L’orizzonte temporale che avevevate pensato all’inizio è corretto? Quanto tempo avete ancora?
Domanda 3: Quale rischio volevate correre all’inizio? Siete ancora disposto a correrlo?
Domanda 4: L’investimento che avevate deciso corrisponde al vostro profilo di rischio?
Ora dopo avere risposto a ogni domanda e, provate a tornare alla domanda iniziale: cosa devo fare?
Se le vostre risposte sono state fondamentalmente positive confermate le vostre scelte. Se invece sono state in parte o in tutto negative, vuole dire che qualcosa è stato sbagliato, non ora ma al momento della scelta.
Quindi se proprio dovete, rivedete le decisioni che avevate preso, magari solo su parti del portafoglio cercando di non buttare tutto alle ortiche.
Infine un esempio agricolo che faccio spesso e spero possa essere utile. Il saggio agricoltore diversifica la sua produzione per ridurre i rischi. Se ad esempio avesse piantato grano, pere e pioppi, si recherà sui campi per raccogliere annualmente per il seminativo, nel frutteto dopo alcuni anni, nel pioppeto dopo una decina. Se dopo due anni dalla messa a dimora andasse nel pioppeto e deluso dalla produzione tagliasse i pioppi, evidentemente non sarebbe colpa dei pioppi.
Buona riflessione.
Flavio Lodi
Flavio.lodi@spinvest.com