Libri novità e ultime uscite
Momenti trascurabili. 3.
by Francesco Piccolo
E se nella vita non esistessero momenti trascurabili? Dai calzini irrimediabilmente spaiati alla cartomante che predice un nuovo amore a tua moglie, il divertimento di vivere ogni istante (anche quelli che dimenticheremmo volentieri) ormai lo conosciamo bene. E non ci stancheremo mai di ritrovarlo. «Ogni singolo gesto, i sapori, l'aria, il tempo, la stoffa, la strada, la persona accanto, il profumo, il panorama, il vento, la porta, il sorriso. Tutto, tutto. La vita non finisce più, se si sa comprendere ogni singolo momento di un giorno solo».
A proposito di niente
by Woody Allen
Nato a Brooklyn nel 1935, Woody Allen ha iniziato la sua carriera nello spettacolo a sedici anni, scrivendo battute per un giornale di Broadway, e ha continuato a scrivere per la radio, la televisione, il teatro, il cinema e il New Yorker. Ha lasciato la stanza dello scrittore decenni fa per diventare comico nei locali notturni e, da allora, un regista conosciuto in tutto il mondo. Durante sessant'anni di cinema, ha scritto e diretto cinquanta film, recitando in molti di essi. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, diverse statue sono state erette in suo onore (qualcosa di cui non riuscirà mai a capacitarsi) e i suoi film sono stati studiati nelle scuole e nelle università di tutto il mondo. In A proposito di niente, Allen racconta dei suoi primi matrimoni, con una fiamma della giovinezza e poi con l'amata e divertente Louise Lasser, che evidentemente adora ancora. Racconta anche della sua storia e dell'amicizia eterna con Diane Keaton. Descrive la sua relazione personale e professionale con Mia Farrow, che ha dato vita a film divenuti classici fino alla loro burrascosa rottura, per la quale l'industria dei tabloid ancora li ringrazia. Afferma di essere stato il più sorpreso di tutti quando a 56 anni è iniziata una relazione romantica con la ventunenne Soon-Yi Previn, diventata una storia d'amore appassionata e un matrimonio felice che dura da oltre ventidue anni. Ironico, pienamente sincero, pieno di guizzi creativi e non poca confusione, un'icona della cultura mondiale racconta, non richiesto, la propria storia.
La goccia che fa traboccare il vaso. La preghiera nella grande prova
by Gabrielli Editori
In un tempo di grande prova, a livello personale e collettivo, emerge con forza il bisogno di rivolgerci a una "realtà" che possa sostenerci o addirittura liberarci dal pesante fardello. Paolo Scquizzato, prete della diocesi di Pinerolo, ha scritto una lettera ad alcuni amici, sparsi in tutta Italia, da Bolzano a Palermo: Augusto Cavadi, Claudia Fanti, Paolo Farinella, Paola Lazzarini, Antonella Lumini, Alberto Maggi, Gianni Marmorini, Carlo Molari, Gianluigi Nicola, Silvano Nicoletto, Antonietta Potente, Gilberto Squizzato, Ferdinando Sudati, Antonio Thellung, Paolo Zambaldi. Ha chiesto loro un breve contributo sulla preghiera, su come poter concepire la preghiera in epoca di Covid-19 e cosa voglia dire pregare un Dio in un momento buio come questo. Si è formato un mosaico, fatto di piccole tessere, ciascuna con la sua ricchezza e con il suo tratto personale, di autori e autrici profondamente sinceri. «La parola "preghiera" viene da prex-prece, atto proprio della persona che si reputa costitutivamente precaria. Ma che nella sua precarietà e fragilità è chiamata a maturare, a improntare stili di vita alternativi, capaci di fecondità e cura a tutti i livelli. Questo mosaico di interventi, nel suo sguardo d'insieme, ci parla della preghiera come atto di trasformazione non del cuore e del mondo di Dio, ma dell'uomo e del suo mondo. Una presa di consapevolezza del proprio posto nella creazione, del fatto di essere co-creatori e collaboratori delle immense energie divine, per corrispondere ad un Amore previo e gratuito e per diventare quindi sempre più responsabili. La preghiera dunque come risposta e impegno nei riguardi di quello Spirito che da sempre soffia all'interno dell'intero creato. Grazia e responsabilità, come la più antica sapienza cristiana ci ha sempre insegnato».
Una lettera per Sara. Copia autografata
by Maurizio De Giovanni
Roma, il Salento, Santa Marinella e gli altri luoghi del cuore dell'autrice sono la cornice nella quale prendono vita le poesie del libro; i loro segreti, i loro vicoli e scorci nascosti, i monumenti che nessuno conosce, sono la linfa vitale che le alimenta, in una riscoperta di quelli che sono i presenti del presente, i doni nascosti negli attimi di quotidianità. Sulla tela è fissato con l'inchiostro il protendersi affannoso dell'anima che cerca di cogliere, sotto la patina di ordinarietà dei giorni, lo stordente straordinario dell'esistenza, la meravigliosa varietà della vita, in tutte le sue contraddizioni e, soprattutto, nella sua disorientante finitudine. In questa ricchezza di stimoli visivi si nasconde il vero obiettivo dell'autrice, che è quello di ricercare il divino, di tornare all'unità con Lui, che è la relazione primaria, che sana le altre relazioni, che risignifica i giorni.
Ovunque sia, saremo insieme
by Marzia Sicignano
Aprirsi, raccontarsi gioie e dolori, rabbie e rancori, paesaggi stupendi, storie tristi, ricordi tremendi, sì, aprirsi, come in una canzone. Aprirsi. Posare il proprio dolore dentro al cuore di un altro. Forse è proprio questa la sostanza di cui è fatta l'amicizia, senza dubbio lo è del legame unico e speciale che unisce Sara e Marta, migliori amiche fin da quando le loro esistenze si sono intrecciate quasi per caso nei bagni delle scuole elementari. Da allora non esiste una gioia né un dolore che non affrontino insieme, il cuore dell'una estensione di quello dell'altra. E insieme, anno dopo anno, Sara e Marta crescono, si innamorano, si arrabbiano, cadono, si disperano, fanno l'amore, sognano, cadono ancora e ancora si rialzano, ma soprattutto non smettono mai di ascoltarsi davvero e di dirsi sempre, sempre la verità. Se infatti esiste una certezza nelle loro vite fragili e scomposte è che l'una per l'altra sono e saranno sempre più di una confidente, più di una sorella, più di una spalla su cui piangere, più di qualcuno che ti difende anche quando hai torto, anche quando sbagli, più di una mano da stringere quando non resta niente, più di qualcuno che rimane anche quando non resta niente. E se, soprattutto, sei così fortunata da avere accanto una persona che conosce i tuoi pensieri prima ancora che li pensi e che, qualunque cosa accada - ne sei certa -, non ti abbandonerà mai, piano piano la paura smette di paralizzarti e allora trovi anche il coraggio di provare a spiccarlo, il tuo volo. Tanto lo sai che a terra, a osservarti con uno sguardo pieno d'amore, ci sarà sempre lei, la tua migliore amica, e che, se anche le vostre strade vi porteranno lontano l'una dall'altra, il vostro cuore andrà sempre nella stessa direzione.
Il cibo della saggezza. Che cosa ci nutre davvero
by Mondadori
Durante i suoi frequenti viaggi in Oriente, Franco Berrino è rimasto più volte colpito dalla straordinaria coincidenza tra i risultati degli studi scientifici più aggiornati in ambito di alimentazione e stile di vita e gli insegnamenti millenari dei testi orientali. "Il libro che avete fra le mani racconta il mio incontro con un maestro taoista, Marco Montagnani, in merito alla conoscenza del cibo, alla sua influenza sulla salute e sulla malattia". In queste pagine scienza e sapienza, le parole di Berrino e quelle di Montagnani, si fanno eco, poi si avvolgono, si compenetrano, proprio come lo Yin e lo Yang nel simbolo del Tao. Questo dialogo insolito e profondo offre a Berrino l'opportunità di raccontare per la prima volta di sé e della sua vita e di riproporre il suo punto di vista critico sull'industria alimentare e su quella farmaceutica. Per trasmetterci con chiarezza ed efficacia cosa ci nutre davvero, nel corpo e nello spirito, e cosa, invece, ci fa ammalare. "Molti di noi sembrano non amare se stessi. Trascuriamo il corpo fisico, lo nutriamo di cibo spazzatura, silenziamo con farmaci le sue proteste. Trascuriamo anche il nostro corpo emozionale: ci nutriamo di sensi di colpa, rancori, delusioni, addirittura odio, e le frustrazioni ci portano a ingurgitare ancor più cibo spazzatura. Trascuriamo il nostro corpo mentale, con pensieri superficiali, egoisti, arroganti, divorati dall'invidia, oppure con pensieri ossessivi, pesanti, cattivi. Trascuriamo il nostro corpo spirituale, che desidera essere riconosciuto e connesso con il corpo fisico, libero, in gioia. Scuotiamoci, togliamoci di dosso i chili di troppo e i pensieri pesanti. E possibile!".
E andato più o meno tutto bene. 19 storie di un'ordinaria quarantena
by Marilena Ferrara - Maddalena Ramolini - Matilde De Luca
La storia di famiglia di Sally Morgan è il racconto di un popolo senza epica, un classico della letteratura aborigena: commovente, a tratti divertente e maestoso come gli spazi sconfinati del continente australiano. Sally dà avvio a un percorso di ricerca doloroso sulla sua discendenza lottando per superare i segreti a lungo taciuti dalla madre e dalla nonna fino alla scoperta della sua provenienza da una tribù di nativi aborigeni. Riprendendo la tradizione del racconto orale, l'autrice riesce a dar voce a un popolo brutalmente calpestato dall'uomo bianco nel silenzio e nell'indifferenza generale. Ma "La mia Australia" (pubblicato nel 1987) è molto più di una testimonianza sulle radici famigliari e la storia dell'Australia. E "un libro scritto con il cuore" come l'ha definito Alice Walker, un messaggio d'amore per le radici spirituali e per un modo di vivere autentico e profondamente intenso.
Mezzocuore
by Simone Porcu
Mezzocuore è un romanzo breve fantasy con una morale a favore di natura e amore. Prende il nome dall'antagonista sulla cui storia si sviluppa, ambientato in un immaginario medioevo. Il protagonista è un cavaliere che parte dal castello del suo signore per trovare un guaritore che possa salvarne la figlia, preda di una malattia. La storia si svolge in pochi giorni che raccontano il viaggio del cavaliere, dall'arrivo nel villaggio del mago fino allo scontro e il ritorno. Il cavaliere incontrerà nella foresta i suoi alleati, una dea e una tigre. Avrà un gioiello magico che gli consentirà di superare molte avversità e sarà al centro della vicenda in alcuni snodi e quando scoprirà il segreto che lega la fanciulla allo stregone. La storia possiede alcuni colpi di scena e le caratteristiche del romanzo fantasy: un protagonista valoroso con le sue debolezze, un antagonista tormentato, le arti magiche come pericolo e strumento, un partner animale "fatato", un essere divino che protegge il protagonista e la cornice del mondo naturale. Tuttavia segue lo schema favolistico e a parte il nome Mezzocuore vengono usati solo nomi generici, come oste o cavaliere, per rafforzare il simbolismo.
La locanda del Gatto nero
by Seishi Yokomizo
E la mezzanotte del 20 marzo 1952. Un ufficiale di polizia attraversa in bicicletta i sobborghi della periferia di Tokyo. Nei pressi della locanda del Gatto nero, da poco chiusa, nota un monaco che scava nel cortile di un tempio adiacente. Incuriosito, lo spia dal recinto esterno e dal terreno vede emergere il cadavere di una donna dal volto completamente sfigurato. Dalle indagini affiora uno scenario ricco di sorprese, ma sarà l'intervento di Kindaichi Kosuke a far luce sulla vicenda.