Io ho un sogno : una città con un centro storico vivo e vivibile.
Non si può negare che Carpi sia una città vecchia (e per vecchi) , che ha sempre ignorato i bisogni e le esigenze dei più giovani . La recente laurea di mia figlia presso l’Universitá di Verona, mi ha offerto uno spunto di riflessione sull’argomento. Non é il suo caso specifico in quanto lei é nata per studiare, ma paradossalmente , a causa della penuria di aziende che assumono, spesso spingiamo i nostri figli a proseguire gli studi con grandi sacrifici economici, in modo che possano ottenere un titolo di studio che consenta loro un futuro dignitoso . Anche per questa ragione, sono aumentate le matricole in maniera esponenziale ,tanto che molti atenei, hanno dovuto riorganizzare corsi e cercare nuove sedi. 
A questo scopo occorrerebbe quindi un progetto di sviluppo ben preciso e ad ampio raggio , che potrebbe cambiare in maniera radicale lo sviluppo della città:
Un corso di laurea universitario a Carpi.
Il progetto non é del tutto nuovo, ma nel suo percorso passato e poco convinto, ha incontrato non pochi impedimenti, compreso il disinteresse dell’università di Modena nei confronti di una eventuale sede nella nostra città, arrivando ad arenarsi tra la burocrazia e l’indifferenza generale. Ora i tempi sono cambiati e sono decisamente maturi. A causa dei problemi riscontrati a suo tempo, il progetto universitario se non interessa Modena, potrebbe svilupparsi anche in collaborazione con gli Atenei di Bologna o Mantova , per ottenere ciò che più ha un senso di naturale collocazione a Carpi : un corso di laurea in Moda oppure legato al Food &Drink.
Questo , porterebbe una nuova prospettiva e arricchirebbe la città di studenti non solo indigeni ,ma provenienti da tutta Italia e (perché no) Europa . Naturalmente il o i corsi di laurea ,andrebbero supportati da una completa riqualificazione del centro storico e non certamente dall’apertura di altri 2 kebab ,4 brutti dehor servaggi, un paio di negozi etnici e innumerevoli sale slot machine dalle quali al contrario, i ragazzi devono stare alla larga ( come diavolo possono continuare a dare le autorizzazioni a queste aperture????) ,ma piuttosto con incentivi mirati ed accessibili per nuovi locali e negozi, anche e soprattutto nelle strade e viuzze adiacenti la piazza, di dehor sul rialzato esteticamente più adatti , senza dimenticare che con la richiesta di alloggi in affitto da parte degli studenti, anche il mercato immobiliare del centro storico avrebbe un’importante sviluppo e magari una ristrutturazione mirata. L’obbiettivo , ambizioso se vogliamo ma non certo impossibile , sarebbe quello di ottenere in piazza e stradine limitrofe, una zona viva e vitale, sul genere della Pomposa a Modena, ma anche della piazzetta Garibaldi se si vuole fare un esempio cittadino. Per riuscire nell’ intento , l’unico modo é portare l’università.
Per quanto riguarda la collocazione delle facoltà, darebbe un assoluto valore aggiunto al nostro centro storico se la sede fosse proprio nelle immediate vicinanze della piazza , zona che più di tutte soffre di abbandono e ha bisogno di nuova linfa. I luoghi ideali e prestigiosi ci sono e sono vari. Considerando che per Moda Makers , struttura dall’utilità discutibile , si sono spese cifre da capogiro, si potrebbero ottenere e/o deviare importanti incentivi, riuscendo finalmente nell’intento di portare l’università “Vera” a Carpi e quando dico vera, non intendo certamente i corsi di formoda che sono utilissimi a livello di qualifica lavorativa locale, ma non sono certamente corsi di laurea che possono richiamare centinaia di studenti fuori sede. Probabilmente il mio resterà soltanto un sogno (?), ma se fossi nel futuro sindaco o assessore alla cultura , farei davvero l’impossibile affinché si avverasse.