SEI DI CARPI SE

“Campioni ed eccellenze” nel Tiro a Volo a Carpi
maggio, 2018

Mi sono da poco addentrata nel mondo del tiro a volo, e quindi, visto che io devo sempre provare di persona, ho iniziato a frequentare due campioni entrambi carpigiani. Ovviamente prima ho dovuto documentarmi e studiare un po' di teoria che condivido qui con chi non ha mai sparato o toccato un arma ( vi dico che è una sensazione stupenda).
“Il termine tiro a volo identifica ogni attività che consista nel colpire un bersaglio in volo con un'arma da fuoco. In modo specifico invece il tiro al piattello consiste nel colpire in volo un bersaglio piatto, appunto il piattello, da una determinata distanza con un fucile a canna liscia. Questo sport è una disciplina olimpica che in Italia vanta moltissimi campioni. Sempre strettamente in ambito olimpico, essa viene riconosciuta come una delle due discipline (insieme al tiro a segno) dello sport definito "tiro" .
Questa disciplina olimpica comprende attualmente tre specialità: fossa olimpica (trap), maschile e femminile, skeet, maschile e femminile e (fino al 2016) doppia fossa solo maschile, per un totale di cinque gare ufficiali.” 
In seguito ho avuto il piacere di intervistare Tiziano Depietri e “l'eccellenza”: Nicola Losi, un nome importante nel settore di cui essere fieri.
Tiziano Depietri, qualche informazione in più su questo sport!
Io sparo al piattello dal 2000. Dopo essere uscito con amici che lo praticavano mi son detto: perchè non provare? Con questo fucile, un Beretta 682, ho vinto 4 campionati regionali, tre di fossa universale e uno di fossa olimpica. In seguito ho comprato un Perazzi MX8.

Che differenze ci sono tra i due fucili?
Il Beretta ha un traino diverso dal Perazzi, è leggero; il Perazzi è più stabile, più pesante.
Sò che hai smesso per un periodo, ti va di parlarcene?
Dopo aver vinto le regionali ho avuto problemi fisici e non ho più partecipato alle gare. Quest'anno nel mese di aprile, dopo anni in cui avevo sospeso le gare, ho ripreso; in realtà avevo fatto due campionati sociali ed ero stato nei primi, secondo e terzo lo scorso anno.

Una gara che ti ha dato soddisfazione?

La Coppa d' argento nel 2009 a Massa Finalese! Primo posto
della gara al Piatello d' Oro, poi perso in finale.....con gli altri 5 finalisti.
Parliamo dell'aprile 2018.
Ho cambiato campo, Trap Concaverde di Lonato a Desenzano del Garda e il custode della società mi dice: perchè non partecipi a questa gara? Con una gara a premio di giovedi, con l'altra sono andato in finale arrivando ultimo dei sei finalisti.
Adesso sto continuanado a sparare in questo impianto, che ha 12 campi e credo sia il piu bello al mondo. Il 29 aprile sono arrivato 6º su 119 tiratori.
Poi ho sparato su un altro campo ad una gara il 30 aprile e il 1 maggio a Polesine Parmense, ero in finale con un punteggio di 44 su 50; siamo andati in finale in 12 e sono arrivato 5º.


Altri progetti?

Adesso mi sto allenando sui vari campi dell'Emilia Romagna e Lombardia per le gare future: 
7 -8 -9 giugno piattello d'oro Tav Ghirlandina a San Cesario sul Panaro;
Gold Cup Beretta 23 -24 giugno a Desenzano Trap Concaverde;
Gran mondiale Perazzi 19- 22 luglio e una Maratona in agosto con 150 piettelli al Trap Concaverde.
Userò il mio Perazzi MX8 che uso attualmente, mi alleno sia a Lonato che su altri campi perchè bisogna allenarsi su tutti gli sfondi che i campi da tiro offrono.
Ci descrivi che attrezzatura usi: munizioni, abbigliamento?
Uso munizioni a pallini spezzati a calibro 12, 28 gr di peso, il fucile è un sovrapposto ( canna sovrapposta); come vestiario occhiali, berretto e guanti. Gli occhiali e le cuffie sono obligatori per la sicurezza di chi spara, il resto dipende da come si è abituati.

Un rituale prima della gara?

Ascolto musica con mp3 e cerco di non parlare con nessuno, faccio streching, cerco di rilassarmi, cerco di concentrarmi, alimentarmi e bere bene.
Continuiamo con un “eccellenza” di nome e di fatto Nicola Losi, arrivato secondo assoluto su 649 tiratori al Mondiale Perazzi 2015, con il punteggio di 196 su 200, una media da vincere l’olimpiade.

Cosa pensi delle ultime olimpiadi?

“Penso che in Italia ci siano dei campioni e delle eccellenze che ogni nazione vorrebbe, e un made in italy unico al mondo, sia in termini di fucili che in termini di cartucce e tecnici ecc. Per me questo sport offre molte soddisfazioni, all'ultima olimpiade abbiamo portato a casa 5 medaglie, due ori e tre argento”.
Parliamo del rapporto forze dell'ordine e tiratori.
“Detto da tanti, in Italia chi milita nell’eccellenza viene considerato tra i 150 tiratori più forti al mondo. Alcune forze dell’ordine, (Polizia, Finanza,Carabinieri, ecc.) prendono i ragazzi già dall'età di 17/18 anni per formarli e inserirli nel modo del tiro. Ma, al di là delle forze dell'ordine, ci sono tiratori fortissimi anche al di fuori che potrebbero essere tranquillamente convocati alle olimpiadi nella nazionale italiana e non solo”.

Come hai iniziato?

“Dopo il militare, nel '92, ho conosciuto una ragazza, suo padre sparava, allora sono andato con lui a San Possidonio al campo che si chiamava: Le vallette; mi sono appassionato e nel '93 mio padre mi ha regalato il primo fucile, poi ho continuato a crescere di livello. Ho praticato l'elica ma per poco tempo, in quanto basato molto sulla fortuna dei lanci; nel piattello la cosa cambia, ci sono 9 schemi federali e tutti sparano a quello deciso al momento della gara, quindi i bersagli sono gli stessi per tutti per cui meritocratico, chi ne rompe di più è il migliore.”
“ Dopo la parentesi elica, nel 2010 mi sono dedicato a tempo pieno al Tiro a Volo Fossa Olimpica; nel 2014, dopo due anni in continua crescita sono stato segnalato alla ditta produttrice di cartucce Baschieri&Pellagri S.p.a. di Bologna, e ad oggi oltre allo sport lavoro per loro. Sicuramente un momento molto emozionante è stato ricevere dallo staff della B&P le congratulazioni per il risultato ottenuto nei tre giorni di gara al mondiale Perazzi.”


E adesso il Mondiale Perazzi del 2015: un successo!

“Il Mondiale Perazzi è una competizione internazionale, con tiratori da tutto il mondo, compreso campioni olimpici; alla fine della competizione siamo rimasti io e la tiratrice finlandese Nummela Makela (oro olimpico 2008), a pari merito, e infine secondo. Sicuramente venivo da un momento di gran forma, nelle ultime quattro gare ho sparato a 650 piattelli facendo solo 18 zeri. Dopo l’ultima serie, mentre mi avvicinavo alla vettura per deporre il fucile, mi si avvicina David Kostelecky (oro olimpico 2008) per stringermi la mano per il punteggio ottenuto, solo in quel momento ho iniziato a realizzare cosa avevo fatto e il risultato raggiunto. Penso che in ogni gara bisogna accettare lo zero; ogni serie ripartivo senza pensare alla precedente e sono andato avanti cosi dopo ogni 25/25: ogni volta mi dicevo che dovevo sparare come so e accettare l’eventuale l'errore”.
 
Suggerimenti per chi ha voglia di iniziare?

“Due punti fondamentali: l'arma è da considerarsi uno strumento sportivo e non offensivo, questo è un costrutto fondamentale, e che questa disciplina aiuta la concentrazione e l’equilibrio mentale. Chi pratica il Tiro a Volo è detentore di porto d'armi, non beve, non fa uso di stupefacenti, ha uno stile di vita regolato e salutare”.

Prossimi progetti?
“Al momento sono in “eccellenza”. Prossime gare: Gold Cup Beretta e Gran Mondiale Perazzi; altre gare lavoro permettendo”.

Come ti prepari?
“Per le gare importanti mi concentro. La preparazione è sia fisica che psicologica: corsa e training autogeno. Bisogna preparare il corpo, tenere basso il battito; faccio training autogeno dal 2015, uso le visualizzazioni, cd, ripeto mentalmente il processo, non bisogna lasciare spazio a distrazioni.
Vorrei ringraziare, la Baschieri&Pellagri per le opportunità che mi hanno dato negli ultimi anni, Roberto Bioni di Brescia produttore di canne artigianali, e il calcista Fabio Casadei di Forlì”.

Io ringrazio moltissimo questi due atleti, per la loro disponibilità e perchè mi hanno dedicato il loro tempo, inoltre hanno descritto questo sport con un entusiasmo pazzesco, a presto e attendiamo le prossime gare.

Giuliana Galante