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Sei di Carpi se..

Ex mercato coperto

I Fagiani - Lucia Verrini • ott 23, 2020
E’ notizia di questi giorni l’apertura delle “manifestazioni d’interesse” rivolta a chiunque intenda investire nell’ area dell’ormai ex mercato coperto di Piazzale Ramazzini.
La notizia è stata divulgata anche sui vari social i quali, a differenza della buona vecchia carta stampata che prevedeva una ricezione “passiva” delle notizia, consentono invece di poter commentare e dire la propria. Giustamente molti carpigiani si sono sentiti di esprimersi a tal proposito, caldeggiando le più disparate posizioni: chi si dice contento che all’ edificio una volta ospitante Porta Modena venga dato nuovo lustro, chi auspica in un nuovo polo commerciale, alcuni invece osteggiano l’eventualità di un ennesimo supermercato, altri si limitano a condannare l’ esosissimo canone (96mila euro annui) come troppo
scoraggiante per chi volesse intraprendervi una qualsiasi nuova attività. E poi alcuni hanno proposto una pista da bowling.

A me piace anche l’idea della pista da bowling, che a Modena c’è da anni e credo richiami anche parecchio pubblico, ma è il modo in cui questa idea è emersa a lasciarmi un po' perplessa.
In chi infatti ha commentato che a Carpi manchino “luoghi di intrattenimento per i giovani nella fascia di età 18-30” lo ha fatto con la pretesa che dovrebbe essere il Comune ad occuparsene, nel caso specifico dovrebbe essere il Comune a decidere che lì sorga un bowling. Giustamente c’è chi ha ribattuto dicendo che il progetto deve essere frutto di un’iniziativa imprenditoriale
privata, che vadano perciò seguite le regole del libero mercato, altri in un modo un po' più sintetico hanno suggerito all’ utente in questione di aprirglielo lui in quell’ edificio un bowling anziché lamentarne la mancanza su Facebook.

Premetto che io non sono certo fan di questa Amministrazione comunale, trovo comunque svilente che ci sia chi ancora non abbia capito la differenza tra pubblico e privato, tra comunale e aziendale, che ignori la semplice equazione domanda-offerta, che demandi al “sistema” il compito di appianare le presunte diseguaglianze del mercato suggerendo che sia la Giunta a decidere come un privato dovrebbe investire e su cosa.
Stessa cosa accade sull’ annosa faccenda dei locali in centro storico che si stanno man mano desertificando, certamente complici i canoni di affitto degli immobili commerciali, probabilmente aggiornati agli anni ’80: tanti hanno alzato le lance pretendendo che l’assessore competente intervenisse per calmierare i prezzi degli affitti, imponendo un range di prezzo ai proprietari i quali, per mille comprensibili o meno ragioni, preferiscono evidentemente avere negozi sfitti piuttosto che locati sottoprezzo.

In generale, se il problema è che se a 25 anni ci si aspetta che sia il Comune a creare un intrattenimento adatto, il problema non si risolve certo con una pista da bowling.

I Fagiani - Lucia Verrini
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