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"Quale futuro per il commercio? Adeguarsi ai tempi che cambiano"

A.R. • feb 04, 2021
Quale futuro per il commercio? 
"Adeguarsi ai tempi che cambiano"
Intervista a Marco Solieri, titolare di Sir Andrew's.

L’anno appena trascorso è stato notoriamente difficile anche dal punto di vista dell’economia. Le attività commerciali in particolare sono state duramente colpite e la nostra città, che già viveva un periodo di particolare difficoltà, non ha fatto eccezione. L’ inevitabile processo di cambiamento, in corso ormai da diversi anni, ha visto infatti una decisa accelerata causata dalla pandemia. Con queste premesse, cosa dobbiamo aspettarci in futuro dalle attività commerciali? Abbiamo voluto chiedere ad alcuni commercianti ed esercenti del centro storico di Carpi come pensano di affrontare l’anno appena iniziato. 
Oggi con Marco Solieri, titolare di Sir Andrew's.

1) Come vedi in prospettiva il commercio a Carpi per il 2021?
Prevediamo purtroppo ancora un anno difficile a causa delle troppe incertezze legate alla salute, alla politica e alle prospettive che non riescono a dare! Un altro anno di dura lotta…

2) Quali attività commerciali a tuo parere mancano all’offerta cittadina e quali al contrario sono in esubero o poco adatte al centro storico?
Sicuramente mancano “botteghe” alimentari vecchio stile che in un centro storico darebbero vita. Sicuramente in esubero sono le catene low cost.

3) La pubblica amministrazione e/o le associazioni di categoria, potrebbero fare la differenza con iniziative e incentivi, dato che oggi tutto è delegato all’iniziativa del singolo?
Sarebbero delegate a rappresentarci, fare molto di più e a portare la nostra voce ( troppo spesso inascoltata) nelle giuste sedi di competenza.

4) Che importanza hanno i parcheggi nella scarsa affluenza di persone lamentata dai commercianti e dagli esercenti del centro storico? 
I parcheggi hanno un’importanza vitale per il Carpigiano e soprattutto per la vasta clientela che frequenta Carpi dalle provincie e dalle regioni limitrofe. Riceviamo costantemente lamentele per la mancanza di un vero parcheggio. Servirebbe inoltre una viabilità molto più fluida. 

5) Si parla tanto di commercio elettronico e in particolare dei colossi del Web come dei “Predatori” responsabili di avere ridotto sul lastrico migliaia di negozi tradizionali. E’ effettivamente così?
E’ innegabile che le abitudini dei compratori siano cambiate, però per molti clienti è ancora indispensabile il rapporto umano, il servizio, la competenza, la professionalità. Tutte cose che l’e-commerce non può dare.

6) Si può fare qualcosa di concreto? Se si qual è la tua “ricetta personale”?
 Adeguarsi ai tempi che cambiano rapidamente mettendosi sempre in gioco, specializzarsi nel proprio settore , essere in grado di farsi scegliere suscitando al cliente emozioni.
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