Sempre più spesso, in sede di separazione, i coniugi chiedono ai rispettivi legali ed al Giudice di imporre all’ex marito o all’ex moglie il divieto di far frequentare ai figli il nuovo compagno / compagna.
Spesso infatti viene chiesto di inserire una clausola che tuteli il figlio da una frequentazione più o meno affrettata con altre figure che intervengono nella vita degli ex.
Si tratta della paura al pensiero che una terza persona possa inserirsi nella vita dei propri figli.
Vi è da dire che se non sussistono pregiudizi per i minori non ci sono divieti. Nessuna norma infatti prevede che il genitore separato debba frequentare i propri figli in solitudine.
Infatti, non può essere accolta la richiesta del genitore volta a impedire un rapporto tra i figli e il nuovo partner dell’ex, se la relazione con questo nuovo compagno è ormai consolidata e quindi, per il tempo trascorso, i minori abbiano già metabolizzato la sua presenza nella vita del padre o della madre.
Il principio da ricordare è quello della bigenitorialità: i figli, anche dopo la separazione, continuano ad avere due genitori, con due vite diverse, e quindi hanno diritto di partecipare alla vita di entrambi i genitori nella sua interezza.
Viene infatti ritenuto normale che i figli vengano in contatto con i nuovi partner dei genitori, a patto che la conoscenza venga fatta in modo graduale e ragionevole, sempre nell’interesse della serenità dei minori.
Il Giudice potrà eventualmente disporre una limitazione alla frequentazione dei nuovi compagni solo nel caso in cui, dopo un’attenta analisi della situazione, si renda conto che il nuovo compagno nuoce al benessere psicofisico del figlio.
STUDIO LEGALE AVV. MARIA FRANCESCA FILIBERTI e AVV. ROSSANA MELLI
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