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Sei di Carpi se..

Intimità violata

Annalisa Bonaretti • feb 05, 2021
Revenge porn: a Modena una delle prime sentenze italiane. 
Il racconto dell’avvocato Zaccaria, difensore del calciatore vittima del reato 
Intimità violata
Annalisa Bonaretti

Lavora a Modena da 27 anche se casa sua resta a Carpi perché “sono legato a questa città e alle sue vicissitudini”. Stimato, rispettato, Cosimo Zaccaria ha appena ottenuto l’ennesimo successo professionale: nei giorni scorsi, in Tribunale a Modena, l’imputata, una modella, ha patteggiato una pena di otto mesi (sospesa) per avere ricattato un noto calciatore. 
“Aveva inviato un video hot ai famigliari, agli amici, ai compagni di squadra del calciatore, tra l’altro personaggio molto famoso in ambiente calcistico –spiega Zaccaria -. Quando il tutto è accaduto, era appena entrata in vigore la nuova norma sul revenge porn, recentemente introdotto dal Codice Rosso, perciò il caso, ai miei occhi, era ancora più interessante avendo anche una valenza scientifica. 
Un’altra ragione che mi ha fatto accettare la difesa del calciatore è stato il dramma familiare, personale, professionale che si era scatenato a seguito dello scorretto invio dei filmati da parte della modella. 
Sono frequenti le vicende dalla forte e profonda impronta umana che incontro durante la mia attività 
– precisa il penalista – e anche questo aspetto ha, per me, una grande valenza. Il risultato ottenuto in questo caso è stato ottimo sia per la vittoria morale e giuridica del calciatore sia perché questa sentenza è una delle primissime in Italia in ordine a quel reato”. 

Galeotta fu la rete: una modella tedesca inizia a chattare con il calciatore, impara così che va in ritiro con la squadra in un determinato hotel, si imbarca su un aereo e lo raggiunge trascorrendo con lui una notte focosa. 

La modella filma tutto di nascosto e poco tempo dopo si rifa viva con lui chiedendogli regali costosi. 
Il calciatore, 22 anni, si rifiuta di sottostare alle richieste della donna che così invia i filmati hot alla futura suocera dell’incauto ragazzo, ma anche agli amici e alla squadra in cui, all’epoca dei fatti – estate 2019 – era impegnato. 
La ragazza, 25 anni, è finita indagata per tentata estorsione e revenge porn, ovvero il reato di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti. “Le indagini, accurate, sono state svolte dalla Polizia postale 
– precisa Cosimo Zaccaria –; pare che la ragazza sia una ‘professionista’, infatti in passato avrebbe adottato lo stesso modus operandi con altre persone. La giovane è stata rintracciata all’estero e, una volta tornata in Italia, è stata denunciata. 
Gli agenti hanno provveduto anche al sequestro del cellulare. Ieri – conclude l’avvocato Zaccaria – la vicenda è terminata con il patteggiamento, davanti all’evidenza la modella non ha potuto fare diversamente. 
Il nuovo reato, il 612 ter del Codice penale, è punito a querela della persona offesa; il termine per la proposizione della querela è di sei mesi; la remissione della querela può essere soltanto processuale, tuttavia nei casi più gravi si procede d’ufficio”.

Una vicenda, questa, che potremmo leggere su un giornale di gossip e ci strapperebbe un sorriso e un facile commento del tipo ‘lui ingenuo, lei furbona’. Il lui in questione è giovanissimo, lei più esperta, ma se solo ci si sofferma un attimo a riflettere, ha implicazioni umane e anche professionali notevoli. Storie simili probabilmente sono più comuni di quanto si possa immaginare e in certi casi sono sfociate in veri e propri drammi, per questo è un bene che il legislatore sia intervenuto. 

Però, ragazzi miei, fate attenzione con chi chattate. E sappiate che, se frequentate chiunque, può succedere qualunque cosa. Insomma, credete di arrivare in paradiso e vi ritrovate all’inferno trascinandoci anche le persone più care. Una raccomandazione che, temo, cadrà nel dimenticatoio.
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